"S’alza il vento, bisogna tentar di vivere"
Paul Valéry
Dopo aver scritto qualche recensione dei libri mi sono detto:" Perchè non provare con i film?", e finalmente eccola qui. Mi sento un recensore tutto fare ultimanete, quindi seguento la citazione che è in testa al post ho pensato: sfrutto questo vento che mi spinge a volare e a creare, per elevarmi sempre di più in questo spazio digitale pieno di blog e siti.
Si alza il Vento
Hayao Miyazaki
Studio Ghibli
★★★
Si alza il vento è l'ultimo capolavoro di Hayao Miyazaki per
lo studio Ghibli. La storia narra
l'incontro e l'amore tra due ragazzi Jirō e Nahoko, due giovani che
si conoscono casualmente su un treno, e dopo quasi dieci anni si
rincontrano ancora per caso su una collina, quando una follata di
vento fa volare l'ombrello che usava la ragazza per proteggersi dal
sole. Jirō non si ricorda di Nahoko e del loro incontro, mentre lei
si. Dopo un breve momento di imbarazzo iniziale, i due ragazzi
capiscono che tra loro sta nascendo qualcosa, e intraprendono una
relazione ostacolata però dal lavoro di Jirō come progettista e
dalla tubercolosi che affligge Nahoko. Nonostante ciò, grazie alla
sua ragazza, che in seguito diventerà sua moglie, e grazie anche
alla sua tenacia, il ragazzo riuscirà a realizzare il suo sogno.
Accanto a questa trama, incentrata sulla storia d'amore, si sviluppa
la storia di Jirō, che sin da bambino insegue il sogno di voler
diventare un progettista di aerei.
Il film, ad un primo
impatto può risultare lungo, pesante ed estenuante, considerando che
è un film d'animazione, ma se ci si approccia alla visione secondo la
filosofia giapponese, e conoscendo lo stile dello Studi Ghibli, si
possono trovare molte chiavi di lettura interessanti sotto diversi
aspetti.
I disegni sono fatti
a mano e impeccabili in ogni singolo dettaglio, dai lacci delle
scarpe fino alla rifinitura del kimono di Nahoko.
Anche la colonna sonora è prodotta in modo magistrale e il sonoro, e
a differenza di tutti i film di animazione moderni, ha una ripresa in
mono, in modo da esaltare solo i suoni scelti dal regista, come da
lui stesso dichiarato.
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