Pietro Milella

blog ufficiale.

martedì 6 gennaio 2015

Recensione "Isolde non c`è più" di Bianca Rita Cataldi

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Anche questa volta mi ritrovo tra i file del mio Kindle un libro della bravissima Bianca Rita Cataldi. Oggi vi parlerò del fantastico e-book: “Isolde non c’è più”. Come già sapete conosco l’autrice da diversi anni, ma questo post, e questa recensione non sono minimamente influenzati dal mio rapporto “interpersonale” con Bianca.



Isolde non c'è più
Bianca Rita Cataldi
Amazon Edizioni
★★★★★
Isolde non c’è più, narra le vicende del giovane Golvan, un ragazzo alle prese con i suoi problemi adolescenziale, e della sua migliore amica, Isolde, un ragazza di sei anni più grande di lui. Il loro è un rapporto speciale che si snoda nel tempo e nello spazio. Sin dal primo incontro tra i due ragazzi nasce una certa chimica, che però si evolve in una semplice amicizia. Inizialmente sembra un rapporto unilaterale, dove solo il giovane Golvan si confida con la ragazza, mentre Isolde, con la sua storia, il suo passato e i suoi problemi sono un totale mistero. Golvan preso da questa amicizia, si confida in tutto e per tutto con la ragazza, dimenticandosi molto spesso di lei e dei suoi problemi. Un giorno però Golvan si accorge che Isolde non c’è più…
Sebbene sia un racconto breve, tutti i personaggi e le storie inerenti alla trama sono narrate uno stile magistrale e stupendo, senza lasciale vuoti e storie inconcluse. La lettura del romanzo è molto scorrevole e veloce, e la sua brevità ti spinge da un lato a consumarlo velocemente ma dall’altro ti rallenta poiché vorresti poterlo assaporare all’infinito.

Bianca Rita Cataldi è nata nel 1992 a Bari, dove frequenta la facoltà di Lettere e studia pianoforte in conservatorio. Finalista al Premio Campiello giovani 2009, ha esordito nel 2011 con il romanzo “Il fiume scorre in te” (Booksprint Edizioni). Waiting Room, finalista della II edizione del premio Villa Torlonia, è il suo secondo romanzo.

venerdì 2 gennaio 2015

Recensione "Big Hero 6"

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"You have sustained no injuries. 
However, your hormone and neurotransmitter 
levels indicate 
that you are experiencing mood swings, 
common in adolescence. Diagnosis: puberty."
Baymax

E finalmente anche quest’anno, per Natale mi sono concesso, anzi mi hanno regalato un biglietto per il cinema, e il mio primo pensiero è stato: “Andiamo a vedere Big Hero 6!”. Onestamente ero un po’ scettico, visto soprattutto il trailer, e il fatto che fosse tratto da un fumetto, ma in realtà la storia e i personaggi mi hanno sorpreso tantissimo, e sono rimasto letteralmente a bocca aperta.

Big Hero 6
  • Chris Williams
Disney
★★★ 
La storia si svolge nella tecnologica città di San Fransokyo dove vivo i due fratelli Hiro Hamada, e Tadashi. Sia Tadashi che Hiro sono due ragazzi geniali, che amano costruire nuove tecnologie e nuovi robot. Una delle ultime creazioni di Tadashi, è Baymax, un robot infermiere che analizza e cura le persone, mentre Hiro si diletta creare i Microdot, piccoli Geomag che grazie all’impulsi celebrali di chi li comanda riescono a creare qualsiasi forma e a fare qualsiasi cosa. La morte di Tadashi, in un incendio doloso, porterà il piccolo Hiro verso lo sconforto, e quando scoprirà che tutto ciò che è successo è colpa di qualcuno, cercherà vendetta per il fratello. Come spesso accade i classici Disney danno la possibilità ai più piccoli di poter imparare sempre qualcosa, sia a livello familiare che a livello di amicizia, e anche in questo nuovo classico, la casa produttrice non si smentisce, tanto da portare lo spettatore a comprendere quando possa essere forte l’amore per un fratello e il desiderio di vendetta, forse troppo cruenta, che si placherà grazie all’aiuto degli amici sempre e comunque presenti, che fanno da grillo parlante. Molto interessante, sotto il profilo critico è sicurmante il rapporto che instaura tra Hiro e Baymax, che pian piano riescono ad interagire e a far coincidere i loro interessi. L'essere robot di Baymax, non condizionerà per niente la sua morale, o meglio la morale che gli ha impiantato Tadashi, quando lo ha costruito, poichè riuscirà ad essere un punto fermo, e un vero amico per il piccolo Hiro. I co-protagonisti, o meglio gli aiutanti del protagonista, soprattutto in questa storia non hanno molto spazio, a parte l'interagire e l'aiutare il ragazzo.