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venerdì 2 gennaio 2015

Recensione "Big Hero 6"

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"You have sustained no injuries. 
However, your hormone and neurotransmitter 
levels indicate 
that you are experiencing mood swings, 
common in adolescence. Diagnosis: puberty."
Baymax

E finalmente anche quest’anno, per Natale mi sono concesso, anzi mi hanno regalato un biglietto per il cinema, e il mio primo pensiero è stato: “Andiamo a vedere Big Hero 6!”. Onestamente ero un po’ scettico, visto soprattutto il trailer, e il fatto che fosse tratto da un fumetto, ma in realtà la storia e i personaggi mi hanno sorpreso tantissimo, e sono rimasto letteralmente a bocca aperta.

Big Hero 6
  • Chris Williams
Disney
★★★ 
La storia si svolge nella tecnologica città di San Fransokyo dove vivo i due fratelli Hiro Hamada, e Tadashi. Sia Tadashi che Hiro sono due ragazzi geniali, che amano costruire nuove tecnologie e nuovi robot. Una delle ultime creazioni di Tadashi, è Baymax, un robot infermiere che analizza e cura le persone, mentre Hiro si diletta creare i Microdot, piccoli Geomag che grazie all’impulsi celebrali di chi li comanda riescono a creare qualsiasi forma e a fare qualsiasi cosa. La morte di Tadashi, in un incendio doloso, porterà il piccolo Hiro verso lo sconforto, e quando scoprirà che tutto ciò che è successo è colpa di qualcuno, cercherà vendetta per il fratello. Come spesso accade i classici Disney danno la possibilità ai più piccoli di poter imparare sempre qualcosa, sia a livello familiare che a livello di amicizia, e anche in questo nuovo classico, la casa produttrice non si smentisce, tanto da portare lo spettatore a comprendere quando possa essere forte l’amore per un fratello e il desiderio di vendetta, forse troppo cruenta, che si placherà grazie all’aiuto degli amici sempre e comunque presenti, che fanno da grillo parlante. Molto interessante, sotto il profilo critico è sicurmante il rapporto che instaura tra Hiro e Baymax, che pian piano riescono ad interagire e a far coincidere i loro interessi. L'essere robot di Baymax, non condizionerà per niente la sua morale, o meglio la morale che gli ha impiantato Tadashi, quando lo ha costruito, poichè riuscirà ad essere un punto fermo, e un vero amico per il piccolo Hiro. I co-protagonisti, o meglio gli aiutanti del protagonista, soprattutto in questa storia non hanno molto spazio, a parte l'interagire e l'aiutare il ragazzo.

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